Projecta vince anche il secondo round della causa contro Sacmi Imola e Sacmi Tech per violazione dei suoi brevetti
Un nuovo risultato che conferma l’esclusività del suo know-how proprietario ed il suo ruolo di leader tecnologico
Con l’obiettivo di “esportare” a livello nazionale ed internazionale il proprio know-how e assicurare al mercato tecnologie uniche ed esclusive, frutto di un’intensa attività di ricerca e sviluppo interna, Projecta, azienda di Gruppo B&T specializzata nella produzione di tecnologie di decorazione di stampa digitale, ha da sempre adottato brevetti per certificare le proprie tecnologie, consolidandosi costantemente con i valori di innovazione, performance ed eccellenza.
Garanzia di qualità che solo il “Made in Italy” può assicurare: l’azienda fioranese, infatti, propone ai propri clienti un know-how esclusivo e una produzione totalmente “home made” di tecnologie smart, intuitive, produttive e sicure per l’operatore, arricchita da un servizio di assistenza post-vendita 24 h/24 e di ricambistica immediata con copertura worldwide.
A tal proposito la Corte d’appello di Bologna – Sezione Impresa, a seguito causa civile in grado di appello iscritta al n. r.g. 438/2021, ha recentemente stabilito che Projecta ha vinto il “secondo round” della causa contro Sacmi Imola e Sacmi Tech, ritenute anche in secondo grado responsabili di violazioni dei brevetti Italiani nn. 1409620 e 1409622 e della frazione italiana del brevetto EP 2492098B1.
In aggiunta, in accoglimento di un argomento d’appello proposto da Projecta, la Corte d’Appello ha condannato Sacmi Imola e Sacmi Tech a restituire gli utili conseguiti attraverso la vendita delle macchine ritenute in contraffazione.
Già il Tribunale di Bologna aveva in primo grado inibito a Sacmi Imola e Sacmi Tech qualsiasi ulteriore attività di produzione, vendita, offerta in vendita, reclamizzazione, esposizione e utilizzazione delle macchine ricadenti nell’ambito protettivo dei brevetti Projecta oggetto della causa, nonché aveva ordinato il ritiro dal commercio delle macchine in contraffazione nei confronti degli intermediari commerciali, fissando una penale per ogni ulteriore violazione.
La Corte d’appello di Bologna ha ora confermato la contraffazione statuita nella precedente sentenza, disponendo poi la prosecuzione del giudizio di appello per quantificare gli utili che Sacmi Imola e Sacmi Tech sono state condannate a restituire a Projecta per la violazione dei brevetti oggetto di causa.
“Siamo molto soddisfatti della conferma di questa sentenza – afferma l’Ing. Luca Fanara, Amministratore Delegato di Projecta – che dimostra come Projecta sia sempre in prima fila per innovare e fornire soluzioni ottimali ed esclusive per la sua clientela. Da anni crediamo nella tutela della nostra tecnologia e siamo molto attenti alla protezione tramite brevetti a livello globale”.
La decisione della Corte di Appello di Bologna non è ancora definitiva, potendo ancora venire contestata nell’ambito di un ulteriore grado di giudizio, ma Projecta, avendo già vinto anche il “secondo round”, nutre grande ottimismo sul fatto che non vi saranno ulteriori stravolgimenti.